TITUS CENTURIO
Al di qua delle elevate Alpi Retiche si erge l’Italia
con la sua fronte innevata e si apre un’ampia valle;
è tradizione che l’abbiano abitata gli antichi Etruschi,
ora essa, comunemente, ha nome di Valtellina.
Ma, seppur posta sotto l’alto Settentrione, chiusa
da ogni parte da irte giogaie, ivi non imperversa
il clima, né la forza aspra del vento, e raramente
la candida brina ricopre il suolo; infatti anche
se assai appartata del resto della patria
ed isolata, all’estremo confine, tuttavia in nessun
luogo l’aria è così limpida né qui gli animi
e i campi sono meno ardenti di vitalità per il sole.
Inoltre sembra superare (in bellezza) tutte le località,
quando, nel cielo, languidamente ormai
si spegne il giorno: l’occidente si tinge di viola
e trascolorano le onde del Lario, allora
di un azzurro argenteo e l’Adda, facendo defluire
in esso le sue acque, con dolce mormorio,
scorre attraverso i prati, adagiando tra
i cespugli le sue insenature ed ombrosi saliceti
ricoprono le sue onde sì da renderle verdi
ed ivi si trastullano cupe figure di alberi.
1912, G.R. ORSINI
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